Skabadip is back

 

La C.O.Ska

Compagnia Orchestrina Ska



 


 

Prima di tutto, una breve introduzione storica alla vostra band: quando è nata ufficialmente e su impulso di chi?

Ufficiosamente l’idea è partita dal trio “pippo-friz-fillo” in una nebbiosa serata ferrarese del settembre 2001. Ufficialmente la c.o.ska, compagnia orchestrina ska (ci teniamo a sottolineare l’acronimo anche se nel nuovo logo “stile vespa” è scomparso)è nata nel 2002 dalle ceneri di alcuni gruppi di vario genere del panorama musicale ferrarese.

Quali sono stati i gruppi che hanno maggiormente influenzato lo stile de La Coska?

Indubbiamente ascoltare i primi casino royale, quelli di soul of ska, è stato terapeutico…tanto è vero che i pezzi “Casino Royale” e “Bonnie & clyde” li proponiamo come cover nei nostri spettacoli dagli esordi… Poi sicuramente il fatto che ognuno di noi prima della c.o.ska abbia suonato in altre band dai generi più disparati…beh…ci ha dato la possibilità di contaminare e personalizzare il nostro stile…che comunque è rigorosamente in levare.

Quali sono gli artisti italiani che apprezzate di più e perché?

Fillo, Pippo, Macho, Friz, Tommy, Taxi, Henry, Miguel, Perdo..

Ska, rocksteady e reggae, a mio modesto avviso, spopolano tra sigle tv, pubblicità e divi più o meno famosi che vi si sono dedicati di recente (Paris Hilton, Kelis, Robbie Williams tra i tanti) ma, eccetto Tokyo Ska Paradise Orchestra in Oriente, e gli spagnoli SkaP nessuno dell’ambiente strettamente “ska” sembra trovare un meritato successo, secondo voi, perché?

Nel caso dei personaggi sopra citati che si dedicano allo ska inaspettatamente..beh…come ci insegni tu, lo ska è la musica più ballabile e divertente che esista e quindi per un artista affermato che fa pop ed ha alle spalle una produzione con i controcazzi è un investimento di sicuro successo. Per i gruppi meno conosciuti proporre un pezzo divertente e che faccia ballare è più difficile…del resto suonare è un po’ come recitare…è più difficile essere divertenti che paranoici.
Chi suona ska rischia di essere banalmente divertente...

Perché suonare musica ska piuttosto che hip hop o dance hall?

Perchè amiamo far ballare e divertire il nostro pubblico poi in futuro chissà… qualche contaminazione...

Qual è il punto di forza maggiore de La Coska? I testi? I ritmi?

Sicuramente la sinergia tra le 2 cose.. spesso abbiamo basi strumentali dure e testi allegri o basi blande e testi incazzosi…la contrapposizione tra le 2 cose spesso funziona...

Se c’è, qual è la chiave di lettura di Chettelodicoafare?

È abitudine della c.o.ska trovare prima il titolo dell’album e poi fare i pezzi. È successo che ci siamo visti un film tutti insieme e da lì è nata l’idea. Chettelodicoafare è la frase che ripetutamente pronuncia Al Pacino nel film “Donnie Brasko” e di cui dà un esaustiva spiegazione Johnny Deep sempre all’interno del film…quindi guardati o riguardati il film e poi capirai….e se non capisci….chettelodicoafare!!...

Quanto tempo (in termini di ore, registrazione, miraggio, masterizzazione compresi) ha impiegato a nascere il Vs. ultimo album?

Le ore esatte non riusciamo a dirtele…sicuramente 3 mesi abbondanti per registrazione, masterizzazione e mixaggio…e poi tutto il lavoro precedente di preparazione dei pezzi, scelta tra quelli da tenere e quelli da scartare (tommy il censore è sempre in agguato)…sicuramente un lungo ma appassionante lavoro… Ringraziamo il Natural Head Quarter di Ferrara che ci ha dato un grosso aiuto nella realizzazione del album.

Come avete registrato? Analogico o digitale?

Batteria, basso e chitarra in analogico poi riversati in digitale, tutto il resto digitale.

Come stanno andando le vendite? E’ ben distribuito?

Non possiamo lamentarci…la cosa più bella è che durante i concerti live i cd vanno via parecchio…questo per noi è importante perché vuol dire che anche LIVE lo spirito del gruppo viene fuori e la gente si diverte.

Come nasce la collaborazione con la Rettore? Chi ha preso l’iniziativa?

Con miss rettore per adesso ci si è sentiti al telefono ed è stata molto gentile e simpatica. Ci ha autorizzato ad usare la sua immagine e probabilmente in futuro faremo qualche live insieme. Per quanto riguarda il brano “Donatella” abbiamo semplicemente deciso di eseguirlo in quanto a nostro avviso è un gran bel pezzo ska e omaggia un’artista (Donatella Rettore) che insieme a pochi altri ha portato lo ska in Italia dopo la sua esplosione nel Regno Unito!

A quali altri artisti italiani fareste volentieri e gratuitamente da backing band?

Fillo, Pippo, Macho, Friz, Tommy, Taxi, Henry, Miguel, Perdo..
A parte gli scherzi…… ce ne sono molti però non possiamo fare un elenco completo per non mancare di rispetto a nessuno. In passato abbiam suonato con Bad Manners, Slackers, Be Nuts, Quattrocentocolpi e altri.. Comunque l’unica cosa che vogliam sottolineare è che in queste “collaborazioni” live l’importante è il rispetto che si deve avere e dare a qualsiasi band con la quale si divide il palco. Solo così ci si diverte….soprattutto se suoni gratis… hehe

Con quali produttori sognereste di collaborare un giorno o avreste voluto collaborare andando nel passato?

Bella domanda…. un produttore che ascolta prima le esigenze del gruppo e poi le proprie..non sappiamo se ne esistono ma dobbiamo dire che il nostro attuale non è niente male….poi il futuro chissà…

Siete d’accordo che la musica ska rappresenta uno stile di vita o non è altro che uno dei tanti generi musicali cui ci si può dedicare?

Per cert’uni è sicuramente uno stile di vita, per altri solo una moda, per molti altri entrambe le cose. Per noi è sicuramente un genere a cui ci siamo dedicati con passione e di cui abbiamo scoperto le grandi potenzialità di aggregazione.

Com’è andato o come sta andando il tour di presentazione di Chettelodicoafare?

Molto bene, ovunque andiam riceviam consensi da parte del pubblico e da parte di quelle brave persone che organizzano ancora concerti..

Il complimento migliore che ha ricevuto la Coska e l’offesa peggiore?

Il complimento migliore che riceviamo è che oltre ad una band siamo amici molto diversi tra loro ma che hanno imparato a stare bene insieme (in nove vi assicuro non è facile). L’offesa peggiore deve ancora arrivare.

Per citare “qualcosa che non mi va”: ce la facciamo a fare la rivoluzione con lo ska?

Diciamo che parlando in maniera più soft si potrebbe intendere anche come: rivoluzione di una media serata in una media dance-hall condita da brani di media entità. In questo senso con lo ska in genere, e nello specifico con quella canzone, la rivoluzione è possibile…

Cosa si accompagna meglio all’ascolto del Vs. ultimo album: una bottiglia di Sangiovese, una birra od un cannone?

Tutte e tre le cose indubbiamente…se vieni a trovarci in sala prove trovi questo ed altro…… non troppo altro….. hehehe

Con un disco uscito da pochi mesi può essere prematuro, ma la domanda la faccio sempre: progetti per il futuro della band?

Il progetto sarà il prossimo album…di cui abbiamo già il titolo ma non i pezzi… Per il momento ci concentriamo sui live che ci aspettano cercando di dare sempre il meglio..

Dato che, per esperienza, per buone che siano le recensioni non soddisfano mai appieno le speranze dei gruppi, cosa avreste voluto che fosse scritto nella recensione di Chettelodicoafare presente in Skabadip?

Beh sicuramente è stato commesso un errore…la canzone “donatella” non la canta la Rettore ma il nostro trombettista Macho..che alla Rettore non ha da invidiare nulla….venite ai nostri concerti e ve ne accorgerete! A parte questa robetta l’importante è che chi fa recensioni, sia ferrato sul genere e lo rispetti! Voi certo avete queste due caratteristiche…

Mi date nome cognome ed indirizzo della tipa in copertina di Chettelodicoafare?

No, ma se vuoi ti diamo quello di Marino..il protagonista maschile….è un ottimo compare di merende. A proposito un abbraccio alle sick girl!!!


 



Sito Internet: www.coska.net

Ottobre 2006

a cura di Sergio Rallo





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