Skabadip is back

 

Mark Foggo


Intervista ad un pilastro dello Ska europeo: Mark Foggo si racconta per SkabadiP.

 


 


Bè, innanzitutto, in occasione della recente ristampa dei tuoi 2 primi album (Speeding My Life Away 1980 e State Of Mind 1983) devo dirti di essere rimasto sorpreso: quegli album ti pongono sullo stesso piano di formazioni come i Madness e gli Specials e cioè direttamente alle origini dello Ska moderno!

Bene, non direi proprio "allo stesso livello dei Madness" perché i Madness furono considerevolmente di maggior successo, ma se intendi dire che veniamo dallo stesso tempo, è così.
Ho cominciato a suonare Ska nel 1979 e ho pubblicato il mio 1° singolo Ska – che era "New Shoes" - agli inizi dell’80. E, certo, suonavamo Ska nello stesso periodo di tempo in cui lo suonavano Specials, Beat, Selecter, Bad Manners e tutto quel genere di gruppi.

Cavolo, dici poco: molta gente è convinta che Mark Foggo (con o senza Skasters) provenga dalla cosiddetta seconda ondata dello Ska (1989/90).

No, infatti non è così, come dicevi all’inizio circa i miei 2 primi album abbiamo cominciato tra il 1979 ed il 1980. Tra l’80 e l’81 abbiamo fatto ben più di 200 concerti, eravamo molto attivi ed impegnati in quegli anni.

Quali sono state, allora, le tue ispirazioni principali per i tuoi primi 2 album (la cui recensione è fruibile nell’archivio di Riddim Reviews) che differiscono molto tra loro?

Bè, ancora durante il 1979 suonavo correntemente nell’ambito del circuito dei pub punk di Londra. Suonavo musica punk già da 6 anni e così, quando sono poi partito per l’Olanda, sempre nel 1979, ed avevo appena cominciato ad interessarmi di musica Ska, ebbene, quello che è successo a quel punto fu che cominciai a suonare una combinazione di punk e Ska insieme…è così che è nato "Speeding My Life Away".
Il secondo, invece, State Of Mind, è stato pensato fin da subito più Ska e meno punk ed è in definitiva per questo che risulta molto più Ska.

Quand’è che hai deciso di dar vita ad un gruppo che suonasse Ska?

E’ successo nel 1979, come ho detto, ho cominciato ad ascoltare musica Ska, mi piacquero subito certi grandi ritmi di questa musica, li ho trovati molto interessanti ed ho pensato che con la musica punk avevo definitivamente chiuso; non riuscivo più a trovarci qualcos’altro da fare, l’avevo suonata per anni, con gente diversa, gruppi diversi e non riuscivo più a trovare nuove direzioni con la musica punk…cercavo qualcosa di nuovo, nuovi stimoli e la musica Ska, la prima volta che l’ho ascoltata, ho pensato: Wow! Devo fare qualcosa del genere!
E l’ho fatto!


Qual’era la "scena" negli anni dei primordi di Mark Foggo come Ska-Man?

Ero parecchio occupato, c’era un sacco di lavoro, tantissimi locali dove suonare; penso che la musica dal vivo, a quel tempo era molto più tenuta in considerazione…c’era molta più musica dal vivo.
Ora ci sono molti più festival ma nei locali mettono sempre più spesso dischi e suonano dal vivo sempre di meno! Devo dire che c’è molta meno musica ora.

Cosa hai fatto tra l’83 ed il 1989?

Bene, questa è una domanda interessante…in quel periodo ho avuto una specie di oblio, direi dal 1984 perché in quel periodo lo Ska sparì con mio grande disappunto.
Non riuscivo ad avere abbastanza lavoro, ho provato ad organizzare concerti di musica Ska per promuoverla ma sempre meno locali erano interessati ..dicevano: "Ska? E’ finito ora".
Allora ho iniziato a fare altre cose, in particolare ho cominciato a scrivere canzoni con un ragazzo, qui in Olanda, chiamato Freddy (o Ferdy?) Lancey e scrivevamo cose commerciali per altra gente.
Abbiamo scritto "Susana" per esempio, per gli Heart Company, che è un brano orribile, un commercialissimo pezzo di merda. Ma di grande successo, così ci sentimmo meglio.
Ma ora, qui, voglio ammettere una cosa.
Sempre in quel periodo ho registrato un altro album. L’ho fatto perché mi offrirono una buona cifra quelli della compagnia discografica A&M Records per registrarlo ma l’unica tassativa condizione era che non fosse un disco Ska. Perché mi interessavo di Ska e, al solito, secondo loro lo Ska era del tutto finito.
Così accettai i soldi, registrai l’album del quale non sono in alcuna maniera fiero e del quale, perciò, non nominerò neppure il titolo e se ne trovo copie in giro… faccio del mio meglio per distruggerle! Perché mi creano un terribile imbarazzo e, quindi, non parliamone più, ok?

Racconteresti ai frequentatori di SkabadiP da dove trai ispirazione per i tuoi testi ora comici, ora cantilenanti, sempre skizzati?

Bé non sono certo un genere di persona "seria"…di base mi piace fare tutto ciò che mi va di fare e quello che riflettono i miei testi sono tutte le cose che o mi divertono o mi fanno incazzare…non mi sentirai MAI cantare testi che abbiano a che fare con la politica o cose del genere, perché a me piace vivere la vita giorno per giorno divertendomi e penso che ciò sia veramente meraviglioso!

Uno dei tuoi album che amo di più è "Couldn’t Play Ska", come descriveresti la sua musica?

Direi schizofrenica. Sono tutte idee differenti, la title track, per esempio ha una linea di musica classica e fa ridere, "Bumpy Airlanes", per esempio, è venuta fuori perché mi trovavo su un aereo e mi sono trovato a pensare: "ma che schifo di aereo sarà mai questo?" e cose del genere…le mie influenze vengono fuori da tutte le cose che affronto ogni giorno.

Del periodo Two Tone, qual è la band che hai apprezzato di più?

Oh, di sicuro The Beat. Ero un loro grande fan, ho viaggiato a lungo per vederli, una volta addirittura sono andato dall’Olanda fino a Londra per vederli. Non avevo ovviamente il biglietto e, cosa ancor più grave, erano esauriti. Allora mi sono affacciato ad una finestra del locale, nel pomeriggio, mentre facevano il sound check e ho detto alla tipa che vendeva i biglietti : "Vengo dall’Olanda, non ho il biglietto, mi fai entrare?" e lei (Mark imita la stupida voce della tipa): "No, no, no, non si può fare, non puoi entrare".
Allora, quello che feci fu mentire e dire che conoscevo personalmente quelli della band e volevo parlargli, mi fece entrare per parlare al tour menager dei Beat al quale dissi che venivo dall’Olanda per quel concerto e che ero un musicista anch’io e lui mi mise nella lista degli ospiti e così mi vidi il concerto dal backstage e fu ASSOLUTAMENTE MERAVIGLIOSO.
Si, i The Beat furono la band Two Tone che mi piacque maggiormente.


Cosa mi dici invece del tuo 6° disco, "Haircut" che non ha goduto del favore delle critiche? Come nacque quel progetto?

Posso dirti che è stato il progetto personale che ho sempre voluto realizzare, io ed il tastierista degli Skasters Dominique Dubuois. Con lui ho lavorato alle canzoni da me scritte.
Devo ammettere che è il mio album preferito tra quelli che ho fatto fin qui. Ogni cosa di quel CD è molto personale ed ogni cosa detta ed ogni cosa che succede in quel CD mi è vicina più di qualsiasi altra cosa abbia mai scritto ed è per questo che ne sono molto soddisfatto.
Poi c’è gente che dice che è in assoluto il migliore album che io abbia mai fatto, mentre la maggioranza delle persone pensa che sia il peggiore…l’unica cosa che posso dire io a proposito è che "Haircut" mi è molto caro, mi scuso con chi tra i miei fan ha sentito la mancanza degli Skasters! E..che dire? E’ fatto! Dobbiamo andare avanti, verso il futuro!

Il tuo ultimo lavoro "St. Valentines Day Massacre" l’ho trovato super: un’eccezionale raccolta di Ska inna foggostylee! Quali sono le tue canzoni preferite e quali meno?

(Facendomi il verso) Foggo stylee? Yah Man!
Bé, tra le preferite c’è di sicuro "A Very Fussy Pussycat", mi piace tantissimo, come mi piace particolarmente "Car On A Train" per il suo tempo veloce, ed anche "Fat Girl" mi piace, mi ricorda di una mia estate in Spagna mentre ero in spiaggia e guardavo quella ragazza e…ed era grassa, è quello che mi ha ispirato; amo poi "It’s You" che è una grande canzone che è divertentissimo suonare dal vivo, sempre un gran divertimento, ma anche "Ramona >From Barcellona" mi piace….sai che c’è? Che non potrei dire in realtà quali mi piacciono di più, mi piacciono tutte.
Quella che odio di più? Come potrei odiare una mia canzone? Non la faccio e basta! Se ne odiassi alcuna non la metterei comunque in un CD! No, le amo tutte, se dovessi dire quella in cui ho meno interesse è probabilmente "Mama Don’t Like" perché è stata fatta in realtà per gioco ma musicalmente gli Skasters erano in uno dei loro momenti migliori.

Che musica ascolti quando non suoni la tua?

Molto poca, veramente. Come probabilmente sai io ho un negozio di dischi qui in Olanda, lo Skanky’Lill Shop a Eindhoven, e così ascolto tutti i generi di musica e ora come ora sto ascoltando rockabilly, materiale dei Meteors, ma mi piace ancora ascoltare un po’ di punk…no, non ascolto tanto musica Ska in continuazione, anche perché, per via del lavoro nel negozio, ascolto i CD una volta al massimo per sapere cos’è o cosa non è, perché devo sapere cosa vendo.
No, non ascolto musica Ska perché penso che sia pericoloso, perché se ti interessi troppo finisce che cominci ad esserne influenzato, cominci a fare cose che, in un modo o nell’altro, ricordano qualcun altro, mentre io voglio colpire con il mio stile personale, Foggo stylee, come hai detto (mi sta prendendo simpaticamente per il coccige! N.d.i), e con quel "Foggo Stylee" non vogliamo essere influenzati da nessun’altro perché credo fermamente in un gruppo che fa musica non influenzata e non troverai mai qualcuno che dice "Ah, Mark Foggo Skasters assomigliano a qualcuno" perché non penso che sia possibile, e gli Skasters continueranno a suonare in questo modo.

Qual è il gruppo con cui hai condiviso il palco che ti ha impressionato maggiormente?

Wow!, Si, senza dubbio, agli inizi degli anni ’90 facemmo due date come gruppo spalla dei Jam e stavo ai bordi del palco con i miei compagni, con gli occhi spalancati, perché furono veramente incredibili, assolutamente la migliore, la più divertente formazione che abbia mai visto. Ed anche è stato il mio più grande onore condividere il palco con loro, The Jam, uno dei migliori momenti della mia carriera musicale! (ride)

Cosa ne pensi invece della numerosa schiera di gruppi dediti allo Ska tradizionale?

Se intendi per "tradizionale" il tipico stile dello Ska giamaicano degli anni ’60, se intendi quello, non ho nessun particolare interesse in quei gruppi, ok, ho rispetto per le origini dello Ska certo, i gruppi tipo "reggae stroke Ska" non sono il mio genere…mi piace il genere di Ska che suono io, mi piacciono le mie donne, mi piace CALDO e VELOCE ah ah ah ah ah!!!! Ma se il genere che intendi è quello, devo dire che ci sono ottime band in circolazione.
Mentre è facile incontrare formazioni che ricordano, ora i Bad Manners, ora i Madness.
Io amo qualsiasi formazione Ska che cerca di fare qualcosa di originale.

Vorrei sapere cosa pensi del consumo di ganja e se in qualche modo è relazionato alla tua musica.

Mah, occasionalmente mi capita di fumare HASHISH (voce buffa N.d.r.) ma non spesso, capita alle volte dopo un concerto giusto per calmare l’eccesso di eccitazione dovuto alla musica Ska ma non sono un fumatore abituale e, sinceramente, non so se la gente si interessa ai miei dischi per quell’argomento!


Cosa prevedi per il futuro della musica Ska?

Ho parlato con qualcuno dei Toasters e degli Estern Standard Time ed entrambi dicevano che ora lo Ska negli USA è in calo, sta ANDANDO GIU’.
Ma è anche vero che solo le migliori sopravviveranno, forse penso che ci sono stati troppi concerti Ska perché ho notato, per esempio qui in Olanda dove hanno suonato gli E.S.T., che al loro concerto (sono un gruppo molto bravo) c’erano solo 29 paganti! Che è una cosa veramente terribile!
Penso allora che la musica Ska ha un grande futuro ma che ora come ora è meglio cercare di sopravvivere!

Da quello che hai detto prima so già la risposta, ma te lo chiedo lo stesso: farai mai un pezzo dub?

No, non sono interessato al dub come non sono interessato al reggae: è troppo lento per me perché io sono quel genere "speedy boy" non ho tempo per quello, va bene se me lo suoni due volte più veloce!

E dello Ska core cosa mi dici? Ti piace?

Qualcuno mi piace, qualcun altro no.
Per me, quelli che hanno dato origine allo Ska core sono stati i Mighty Mighty Bosstones li ho visti un paio di volte e mi piacciono, ed altri gruppi di cui mi piace il genere sono i Voodoo Glooskulls per esempio. E’ un genere che quando è fatto bene è OK!

E del Two Tone?

Che è molto popolare qui in Olanda, una volta avevamo ventenni e trentenni come pubblico, ultimamente ai concerti degli Skasters vengono molti adolescenti (confermo come da "reportage" del concerto N.d.i.) ed è bello perché colgo nuovo entusiasmo, è come se fosse una nuova via per loro allo Ska ,ed è assolutamente meraviglioso vedere sempre più giovani ai concerti Ska.

Con quale artista Ska o meno, ti piacerebbe collaborare?

Bè, di sicuro Paul Weller (ride) per ritornare a prima, e Dave Wakelin dei Marvellous ma penso che sia una cosa molto difficile, non ho idea quando ma prima o poi vedrò di realizzare un singolo insieme a Buster Bloodvessel dei Bad Manners, penso che sarebbe molto divertente, ma manca il tempo per farlo così, magari, un giorno, forse…
Ti dirò comunque una cosa circa i progetti futuri, ho deciso di lavorare ad un nuovo CD con gli Skasters che verrà fuori in Ottobre/Novembre ma avevo un po’ di frustrazione da un po’ di tempo a questa parte perché volevo fare qualcosa di differente, differente come per Haircut, da quanto già fatto con gli Skasters.
Così da un lato è meglio che Mark Foggo’s Skasters restino Mark Foggo’s Skasters, perché sono come piacciono alla gente ma volevo fare comunque qualcosa di differente ed allora, quello che ho fatto è stato di mettere assieme un’altra formazione, la mia seconda formazione, che però non ha il secondo posto rispetto agli Skasters e che si chiama The Babyshakers.
Suoniamo un miscuglio di rock-a-billy/rock’n’roll e Ska, siamo in 4, io canto e suono la chitarra, c’è Andre Stivenberg che è l’ex tastierista dei Mr. Review, c’è una contrabbassista Ska di nome Anna e che proviene da un gruppo chiamato Serious Skankers ed un batterista rockabilly di nome Rene che proviene da un gruppo che si chiama The Mighty Jackals.
Insomma, ho messo assieme queste persone ho detto loro quale era il progetto ed erano entusiasti, gli è piaciuto e l’hanno voluto fare.
Ci siamo trovati in sala di registrazione ho spiegato che volevo un feeling rock’n’roll ma con tosti ritmi Ska sotto ed è quello che abbiamo provato a suonare, abbiamo già registrato 9 canzoni e sono carine, suonano bene e realizzeremo un CD probabilmente prima di quello degli Skasters perché è più facile provare con sole 4 persone invece che i in 7. Spero che piaccia anche ai frequentatori di SkabadiP: abbiamo parlato di Ska punk, Ska-core, ma questa è una combinazione di Ska e rock’n’roll molto veloce e molto eccitante!
(all’epoca in cui leggete tale intervista il progetto è già stato realizzato e lo trovate recensito qui in SkabadiP)

Prossime date?

Per quello che riguarda possibili date, dopo alcune estive in nord Italia, dovrei tornare per farne molte di più in un’area maggiore verso Dicembre e, quindi, vi aspetto tutti quanti simpatica gente Ska, augurandovi buona fortuna per tutto e ricordate: qualsiasi cosa possa fare per voi…chiedetemela!
Grazie e Ciao.

Grazie a te Mark, per la tua gentilezza e disponibilità.

Gli Skabadippers sono avvisati: con i BabyShakers e gli Skasters si preannuncia un 2001 di divertimento!



 


Sito Internet: http://www.markfoggo.com/

a cura di Sergio Rallo





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