Skabadip is back

 

Liberator


Con tutta la band compressa in un piccolo studio di Radio Popolare, abbiamo fatto una bella intervista con i Liberator mentre Vito War alla console della radio metteva i pezzi di "Worldwide Delivery". L’intervista si è tenuta poco prima del photo-set (che troverete nella sezione "varie") e prima del concerto. Avendo visto il concerto, alla sera, avendoli sentiti suonare live, noi tutti speriamo di rivederli presto a pulsare per una nuova "Italian delivery".

 
 


Allora Robert, ci presenti i Liberator?

Sì, io sono Robert, canto. Alla mia sinistra c’è Andreas, che è il sassofonista; poi abbiamo Erik, che suona la tastiera, Johan il batterista….Peter suona il trombone, Daniel suona la chitarra e Rodrigo suona il basso.

A proposito, non sei solo tu che canti, vero?

Yeah, Daniel, nel nostro ultimo album [Worldwide Delivery] canta in una canzone: Thunder & Lightening.

È la prima volta che venite in Italia, o siete già stati qui prima?

Siamo già venuti in un tour chiamato Sued(e)Palooza, eravamo quattro band svedesi in tour in Europa, poi abbiamo suonato a uno Ska festival a Bologna lo scorso settembre [2° Moonstomp Ska Festival].

Riguardo la vostra musica, tutte le vostre composizioni sono un mix di un forte ritmo giamaicano con un approccio di tipo Punk-Two Tone…da dove prendete l’ispirazione?

Siamo amanti della musica, e abbiamo cominciato come una cover band di Ska…quindi ovviamente le nostre radici sono lì; tutti noi ascoltiamo Reggae, Soul e tutti i tipi di musica e abbiamo anche suonato con delle band Punk, da cui vieni influenzato…non siamo solo amanti dello Ska, siamo amanti della musica.

Secondo voi quali sono le principali differenze fra lo Ska europeo e quello americano, che oggi diventa sempre più influente?

Direi che lo Ska in America è più fortemente legato all’Hardcore e al Punk, più forte di quanto non lo siano i Liberator. Noi abbiamo un collegamento più forte con il Two-Tone…se guardi a tutte quelle band, noi non siamo così Punk come nella scena Americana.


A proposito dei vostri testi?

Se guardi ai Liberator nel loro insieme, siamo veramente una band, così alcune canzoni sono scritte da una persona, ma molte sono scritte insieme, e comunque partecipiamo sempre alla canzone in qualche modo. E anche se le nostre canzoni sono molto diverse l’una dall’altra sotto il punto di vista dei testi e della musica, in ognuna di esse c’è sempre un forte elemento dei Liberator.

Il suono dei Liberator, dalla prima produzione all’ultima, è lontano dall’essere semplice. È solo un’impressione o ci avete lavorato sopra con attenzione?

Quello che abbiamo fatto nel nostro primo album era di registrare proprio quello che facevamo dal vivo, e nel secondo album abbiamo provato a produrre ogni canzone in modo molto differente.

In Worldwide Delivery, alcuni testi – la maggior parte – non sono certo allegri, tipo "Angel of Death" per esempio…

Penso ci sia un interessante contrasto in una musica allegra con testi difficili…perché la vita non è sempre solare…e rende tutto più interessante quando si crea una canzone gioiosa con dei testi che non sono allegri.

I Liberator suonano canzoni proprie…quando facevate cover, che tipo di cover suonavate? Avete mai suonato canzoni classiche giamaicane?

Abbiamo suonato principalmente canzoni Two-Tone, ma abbiamo anche suonato qualche cover di Bob Marley…all’inizio…


Quale?

"Stand Alone", poi anche delle canzoni di Desmond Dekker.

Una domanda al sassofonista…che ne pensi della scomparsa di Roland Alphonso?

È morto? [Roland è morto il 20 Novembre 1998, una settimana prima, mentre i Liberator erano in tour] Non lo sapevo! Mi piaceva moltissimo! Era il John Coltraine dello Ska…Mi piaceva molto…Rispetto a Roland Alphonso.

Chi ha fatto "Christine"? Fate riferimento a Christine Keeler dalla canzone degli Skatalites e dei Mr. Review?

[Andreas] Se ti sembra così per me è ok, ma direi che l’ho fatta pensando alle ragazze che ho avuto tutte compresse in una...

Allora non proprio brave ragazze…

Esatto!

[Lele porge a Robert una caricatura originale in cui viene raffigurato come un vichingo con un elmo a scacchi…Robert the Two-Tone viking!]

C’è qualche artista con cui vi piacerebbe collaborare?

Ce ne sono molti, Lee Perry…

Grande! E per i Liberator…lo Ska è una fede?

La buona musica è una fede, e il buono Ska lo è, ma lo Ska cattivo non è niente!


Avete guardato ai music awards?

No, non sapevamo dove si sono svolti.

Giusto. Che cosa ci dite a proposito di progetti futuri?

La cosa più importante è quando ritorneremo a casa in Dicembre per le vacanze…perché siamo in tour da un mese, ed è un mestiere pesante, prendi freddo…dormi poco…o troppo…così ci prenderemo delle vacanze, delle lunghe vacanze, e poi cominceremo a lavorare sul nuovo materiale…

Allora vi auguriamo buone ferie…ma ora ci dovete fare un jingle, altrimenti non uscite da questa stanza!

Faremo meglio a farlo allora :-)



 

Sito Internet: www.liberator.se

29 Novembre 1998

a cura della SkabadiP Crew e di Reggae Radio Station





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