Skabadip is back

 

Court Jester's Crew


Nell'idillica città medioevale di Tubinga, abbiamo scovato un'agguerrita Ska band di sbarbi, ma tosti.
Per la cronaca: Toby suona la batteria, Simon alla tromba, Jo al sax, Wagner al trombone, Alex alla chitarra, e S.P.R.U.D. canta.

 
 


In “Elevator Offbeat", cantate “I Wanna Hit You (musically)"….e devo dire che qui a SkabadiP ci avete davvero colpiti. Prima di ricevere il vostro CD dalla Grover Records, devo ammettere che non vi avevo mai sentiti, però ho visto che avete già pubblicato un altro CD. Quando, dove e perché i Court Jester’s Crew si sono formati?

Tobi: Abbiamo iniziato a suonare nel 1993. E’ cominciato tutto una notte. Io e Johannes eravamo seduti in un autobus. Eravamo ubriachi. Stavamo andando a casa quando abbiamo incontrato sull’autobus un tizio che non avevamo mai visto prima e abbiamo cominciato a parlare di musica. Gli dicemmo che avevamo intenzione di formare un gruppo Ska e lui ci disse che aveva due amici (un chitarrista ed un bassista) con le stesse intenzioni. Ci diede i loro numeri e la mattina dopo li chiamammo. Due settimane dopo ci trovammo per la prima session, qui a Tubingen. E’ stata una cosa strana perché due giorni prima mi ero rotto un polso e dovetti suonare la batteria con una mano sola.
Io poi ho due fratelli (Simon e Wagner) che suonano trombone e tromba, così anche loro si unirono a noi. Il nostro cantante, King S.P.R.U.D., è sempre stato nostro amico. Non sapeva suonare alcun strumento ma voleva far parte di un gruppo Ska. Anche se inizialmente era perplesso, noi sapevamo che poteva cantare per noi.

Court Jester’s Crew….come è saltato fuori il nome?

Wagner: A dire il vero, ancora sei mesi dopo che ci siamo formati, non avevamo idea di come potevamo chiamarci. Poi una sera ad un party, qualcuno tirò fuori il nome e ci piacque così tanto che passammo la notte a scriverlo sui muri. Il giorno dopo capimmo che era il nome adatto per la band.


Cosa fate nella vita, a parte suonare nella band? Suonate in altri gruppi?

Tobi: Siamo un gruppo piuttosto eterogeneo. Qualcuno studia, uno ha un club, nessun musicista professionista. Dal prossimo ottobre ognuno di noi dedicherà sei mesi per la band, così in quel periodo ci potremo considerare professionisti. Io suono anche in un’altra band, una cosa Funky-Soul con un live show assurdo. Tempo fa anche gli altri suonavano in altre band, ma ora credo di poter dire che siamo tutti impegnati solo nei CJC.
S.P.R.U.D.: poi c’è anche il Shake-A-Leg sound system. Lo curiamo insieme io e Roger.

Cambiamenti nella formazione? Formazione attuale?

Jo: Quattro anni fa abbiamo cambiato chitarrista e bassista. Attualmente siamo in nove, con due cantanti. Prima, Roger (il nostro secondo cantante) aveva solo un sound system (Shake-A-Leg) con cui lavorava parecchio…si è unito a noi per il primo disco mentre sul secondo lo si può ascoltare in…beh…"Shake-A-Leg". Lui è anche un ottimo percussionista, quindi è a tutti gli effetti un membro dei CJC.

Diteci qualcosa sul vostro primo disco

Tobi: E’ una autoproduzione, è uscita per la We Bite Records …visto che dovevamo dargli un nome, l’abbiamo chiamato “Umbe" (da “umbenennen": rinominare. In tedesco, dire che qualcosa è ‘umbe’, significa che è senza senso). E’ leggermente più veloce di “Too High For Low" ed ha influenze punk, two tone e rhythm and blues…eravamo molto più giovani e si sente.


Dove avete suonato fino ad ora?

A parte in Germania, abbiamo suonato in Francia ed in Svizzera. In autunno ci piacerebbe suonare anche in Spagna ed in Italia. Fino ad oggi abbiamo fatto circa 120-130 concerti.

Adesso una domanda specifica per S.P.R.U.D. . Credevo che un cantante tedesco che parla il dialetto Giamaicano fosse sufficiente (Dr. Ring-Ding). Invece vedo che anche tu te la cavi egregiamente. L’hai imparato oppure è un talento naturale?

S.P.R.U.D.: Non è che l’abbia imparato, è solo che ascolto un sacco di musica giamaicana e ho preso il colore della lingua. Ne io ne nessuno della band è mai stato in Giamaica, però abbiamo un sacco di dischi.

E quello di ascoltare parecchio, e soprattutto le origini è cosa che molte ska-bands italiane non fanno…e si sente


La vostra varietà musicale è davvero sorprendente….Ska, Rocksteady, Reggae, Ska-Jazz, anche qualche ritmo latino (“Big Boss" mi ricorda i Los Hooligans") e pure un po’ di Hip Hop. Anche se non me ne intendo, direi che i vostri arrangiamenti sono piuttosto elaborati e raffinati. Però vedo anche che siete tutti piuttosto giovani. Da dove arriva questa creatività?

Simon: adesso sono sette anni che suoniamo insieme ormai. Avevamo un’età media attorno ai sedici anni. Poi ascoltiamo tanta musica, tanti generi diversi, non necessariamente solo Ska o Reggae. Abbiamo tutti suonato in orchestre Jazz, gruppi Funky, Bande di paese o gruppi Punk prima di formare i CJC.

Ok, queste sono le basi, però a cosa è dovuto quel vostro sound particolare?

Alex: Quando scriviamo un pezzo nuovo, ci passiamo sopra molto tempo. Ci lavoriamo molto intensamente. Facciamo esperimenti e cerchiamo di trovare il modo giusto per suonare un pezzo. Ci serve il groove e un buon feeling….poi cerchiamo sempre di trovare un sound interessante perché ogni canzone deve avere un suo spirito. Penso che molti gruppi Ska, siano convinti che suonare Ska significhi suonare in levare e basta. Non ci mettono l’anima nella canzoni. Lo Ska può essere influenzato da molti generi e deve essere suonato con un certo spirito. Molti gruppi copiano un certo stile e non si pongono il problema di essere più creativi.


Avete mai pensato di fare dei pezzi Dub?

Tobi: abbiamo un progetto a parte che si dovrebbe chiamare “The Good Old Boys"…

Uhm…ricorda “The Good Fellas"...suona minaccioso

Tobi: Già….ma suoneremo soltanto Reggae e ragga riddims, avremo molti Mcs, Toasters e ovviamente suoneremo Dub. E’ una grande session on stage. Se sarà vero Dub, dipenderà molto dall’uomo al mixer e da quante canne ci saremmo fatti.

I vostri musicisti Dub preferiti? A parte Lee Perry e King Tubby?

Tobi: Uhm… Audio Active dal Giappone, sono davvero interessanti. Anche robe tipo Rockers HiFi e …. Ma è tutta roba elettronica. Mad Professor mi piace, i Dub Syndacate.


Non ho sentito tracce di Ska-core sul vostro CD, visto che ultimamente va tanto di moda. Cosa ne pensate?

Jo: Ci piacciono molto gli Operation Ivy, Rancid….però i Voodoo Glow Skulls e i Mighty Mighty BossTones non ci piacciono molto. Sembra una specie di moda, e poi non suoneremo mai Ska-core perché nella band ci sono troppi musicisti Jazz e scoppierebbe una rivolta.

Cosa vi piace, cosa ascoltate a parte Ska, Reggae, Rocksteady?

Tutti: Jazz, Beach Boys, AC/DC, Soul, i gruppi della Motown, Joe Henderson, Lee Morgan, McCoy Tyler, Franck Black, Mano Negra, John Lee Hooker, Jon Spencer, Bob Dylan, Anti Nowhere League, Motorhead, Chili Peppers, Neil Young, Ween, Lou Reed, Tower of Power, Hip Hop, Drum and Bass…

E quali sono le vostre influenze passate e presenti per quanto riguarda lo Ska il Reggae e il Rocksteady, a parte gli Skatalites?

Tutti: E’ difficile da dire….ci piace Ken Boothe, Toots and the Maytals, Prince Buster, Slackers, Hepcat, Dr. Ring Ding, NYSJE, Caribbean Beat Combo, Butlers, Buju Banton, the Specials, Ethiopians, the Wailers…


Che rapporti avete con le altre band tedesche?

Alex: abbiamo buoni rapporti. Quando suoni con le altre band e le conosci, scopri che le vibrazioni sono quelle giuste. Poi sono tutti ottimi bevitori.
Wagner:…come dice Dr. Ring Ding, siamo compiendo una missione, non una competizione.

E’ vero che nel sistema educativo tedesco, l’insegnamento della musica è molto più importante che in altri paesi? (Italia)

Simon: Uhm….penso di si…e più facile venire a contatto con un insegnamento musicale classico. Forse non si ha un ottimo insegnamento sugli strumenti musicali, però si ha un buon background. In effetti, quattro di noi hanno suonato in orchestre Jazz a scuola in passato.


In “Too High For Low" mi è piaciuta molto la melanconica “Take I By The Hand", con quel mix di Reggae pulsante e di Ska esplosivo….come avete creato quel pezzo e, in generale, come nascono le vostre canzoni?

Tobi: quel pezzo l’ho scritto io una notte in cui ero piuttosto depresso. Avevo avuto problemi con la mia ragazza e così ho scritto una canzone che volevo dedicarle. Il giorno dopo, la tristezza se ne era andata ed ho finito la canzone in altre tre ore.
Alex: questa è comunque una eccezione, nel senso che il nostro lavoro è generalmente molto più lungo. Qualcuno scrive i testi, un altro la musica e tutti contribuiscono in qualche modo….siamo una band molto democratica.


O una band puramente capitalista….se guardiamo alla teoria della suddivisione del lavoro di Adam Smith :-)

Wagner: E’ spesso così: uno arriva con una canzone, poi tutti noi ci lavoriamo sopra durante le session e magari cambiamo il ritmo, aggiungiamo qualcosa…

Che progetti avete per il futuro? Sito web…nuovi CD?

Alex: Uhm…il sito web è un progetto che abbiamo in cantiere da qualche anno. In estate registreremo come gruppo di supporto a Laurel Aitken….ebbene si!!! In autunno forse registreremo un nuovo CD dei CJC.

Un messaggio a SkabadiP…

Grazie per l’intervista e keep on rockin in a free world!!! Feel the spirit!!




 

Sito Internet: www.cjchome.com

6 Maggio 2000

a cura di Alessandro Melazzini - traduzione di Antonio Crovetti





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